Uno psicologo ha “sfatato” due illusioni popolari sul matrimonio

Secondo l’esperto, l’amore da solo non è sufficiente per un’unione forte.

Secondo lo studio di Gottman, il 69% dei problemi coniugali sono eterni / foto depositphotos.com

L’amore da solo non garantisce un matrimonio felice, perché non sono importanti solo i sentimenti vostri e del vostro partner, ma anche le vostre aspettative. Ma nonostante questo, la maggior parte dei divorzi si spiega ancora con le frasi “ci siamo disinnamorati” o “ci siamo rivelati incompatibili”.

Come spiega lo psicologo Mark Travers in una rubrica di Psychology Today, di solito non si tratta di un errore fatale, ma del fatto che i partner non sapevano come essere sposati. Quindi, prima di dire sì, l’esperto consiglia ai partner di imparare alcune lezioni importanti. Non renderanno la vostra unione perfetta, ma vi aiuteranno ad accettare le inevitabili imperfezioni senza drammi.

1. I problemi non scompaiono dopo il matrimonio

La maggior parte di noi immagina il matrimonio come la storia fiabesca di due innamorati che attraversano la vita insieme. Ma in questo idillio, spesso dimentichiamo gli inevitabili conflitti. Secondo uno studio dello psicologo John Gottman, il 69% dei problemi coniugali è eterno e non ha una soluzione definitiva. Si può solo discuterne costantemente e imparare a conviverci.

Lo psicologo assicura che non si tratta di un disastro. Due persone diverse, con abitudini, ritmi e caratteri propri, si incontrano sempre nel matrimonio. Queste differenze non significano incompatibilità, ma richiedono solo maturità. L’errore di molti è pensare che se l’amore è vero, non ci saranno litigi. In realtà, anche le coppie più forti litigano, ma lo fanno in modo diverso, senza umiliazioni e insulti:

“In questo senso, non ci si può preparare al matrimonio trovando un partner con cui non si debba mai litigare. Bisogna invece impegnarsi con qcuno con cui si possa discutere onestamente”.

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2- Il matrimonio non è una decisione unica

L’illusione più grande è che la cosa principale sia già avvenuta qdo si firmano i documenti e si scambiano gli anelli. Secondo Travers, invece, è proprio dopo che inizia il matrimonio.

Le coppie moderne si aspettano dal partner tutto insieme: migliore amico, ispirazione, sostegno e conforto. Questo è naturale, ma richiede uno sforzo da parte di entrambi, perché il partner non si trasforma automaticamente in un “insieme perfetto di funzioni”.

Travers consiglia di pensare al matrimonio non tanto come a un contratto che si firma, ma come a un sistema di operazioni da mantenere ogni giorno:

“Il matrimonio è una scelta che avete fatto oggi di ascoltare il vostro partner qdo ha bisogno di voi. È una scelta che farete domani per condividere con lui le faccende domestiche. Ed è una scelta che farete nei giorni, nei mesi e negli anni a venire: dimostrare affetto, mettere via il telefono qdo parla, gioire con lui, piangere con lui, esserci per lui”.

Ricordiamo che in passato i ricercatori sono riusciti a scoprire chi è più propenso ad affrettare il matrimonio: gli uomini o le donne.

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